Il principe del tempo gerundio
Eccomi qui inginocchiato ai tuoi piedi.
- Signora - esclamo con voce ferma e risoluta - vi desidero, vi bramo e vi pretendo!
Tu mi guardi dall'alto avvolta in uno sfavillante abito dorato.
- Voi correte troppo, principe.
- Ohibò.
Mi sollevo da terra, raddrizzo la penna che ho sul cappello e ti scruto corrugando la fronte. Vorrei finire questo raccontino in maniera degna ma sono a corto di parole. La sintassi e l'ortografia congiurano poi contro di me così come l'ispirazione che s'è involata all'improvviso.
- Principe - mi domandi - dov'è che siete adesso?
- Non saprei - ti rispondo. - Ho già un piede sulla soglia del nulla.
- Spicciatevi allora se avete intenzione d'eseguire una delle vostre solite manovre.
Avanzo d'un passo, ti cingo i fianchi colle mani avvicinando la mia bocca alla tua e ti do un bacio timido e un po' approssimato. Non era quello che volevi però. La mia sarà pure letteratura da strapazzo ma pensavi di meritare qualcosa di meglio. Ti scolli pertanto da me, prendi un bel respiro e tuffi le tue labbra sulle mie per riempirmi di baci caldi e appassionati. Io ne sono travolto sprofondando finalmente nella pace del tempo gerundio.
Avanzo d'un passo, ti cingo i fianchi colle mani avvicinando la mia bocca alla tua e ti do un bacio timido e un po' approssimato. Non era quello che volevi però. La mia sarà pure letteratura da strapazzo ma pensavi di meritare qualcosa di meglio. Ti scolli pertanto da me, prendi un bel respiro e tuffi le tue labbra sulle mie per riempirmi di baci caldi e appassionati. Io ne sono travolto sprofondando finalmente nella pace del tempo gerundio.