Amarcord
Il mio sogno erotico degli anni '70.
Un giorno in pretura
Il Pubblico Ministero ha terminato la sua requisitoria. E' il momento della tua arringa. Devi essere convincente. Altrimenti, il bel tomo di cui tu hai assunto il patrocinio le attenuanti se le scorda.
Ti rizzi in piedi e aggiusti la toga sulle spalle. Fissi il babbione che presiede la Corte d'Assise e gli sorridi. Lui ammicca e t'invita a parlare. Lo hai in pugno. Non potrebbe essere diversamente. Solo uno dei giudici a latere, una donnina arcigna sui quaranta, ti guarda con antipatia.
Stai per aprir bocca quando un rombo scuote il tribunale. Ti volti. Vedi un gigantesco robot irrompere nella sala delle udienze. Io lo seguo dappresso, avvolto nella mia elegantissima uniforme azzurra e oro da tenente degli Sky Lions.
I quattro scannagatti della Penitenziaria estraggono la beretta d'ordinanza. Me la puntano contro. Il robot va fuori di matto. Li disarma tutti sfasciando due teste e qualche sedia.
Alzi gli occhi al cielo e tiri un sospiro. Quindi ti rivolgi al babbione di prima.
"Signor Presidente?"
"Dica, avvocato."
"Farebbe d'uopo sospendere il dibattimento. Ho certi affarucci da discutere con questo uh... collega venuto dal futuro."
"Proceda allora. E si affretti prima che le cose volgano davvero al peggio."
Mi afferri per un braccio e mi trascini fuori dall'aula. Il robot ci vien dietro sferragliando.
Siamo in corridoio. Tu mi fissi accigliata. Io ti lancio un sorriso inossidabile.
"Steel?"
"Oh?"
"Sei peggio di una zecca. Mi stai sempre addosso."
"Sono dolente, Quanita, ma è più forte di me."
"Guarda, Ratto, tanto non te la do. Sono ir-ri-mor-chia-bi-le. Compris?"
"Lo so, Snowie. Non mi pare però d'avertela mai chiesta."
Sbuffi.
"Sei da manicomio."
"P.d."
"Eh?"
"Può darsi."
Ti scappa da ridere.
"Perché sei qui sulla Terra e non su Hesperia come mi avevi scritto tempo fa?"
"Perché tu, nel XXIV secolo, sei il mio Presidente, il mio Comandante in Capo e la mia attrice d'olofilm preferita. La tua scena madre in "Cuori infranti" è stata magnifica."
Ti porgo un pennino d'argento e una tua fotografia in tenuta da boxeur.
"Dai, Quanita, sii gentile: fammi un autografo con dedica."
Mi guardi. Hai degli occhi che sono più belli delle stelle della Cintura d'Orione.
"Cosa vuoi che scriva?"
"Al mio fornitore di chinotto."
Mi fissi. Non sai da che verso pigliarmi. Proprio non lo sai.
"Sei matto, completamente folle."
Ti regalo una carezza.
"Può essere, Snowie. A volte spavento pure me stesso."
Quanita
Biancaneve - Quanita per gli iniziati - è la mia "legal eagle" sui tacchi. Nel XXIV secolo sarà la prima donna a essere eletta Presidente della Federazione Galattica dopo aver girato sette olofilm di grande successo.
Non sparo balle, ragazzi. E' la pura e sacrosanta verità. Giurin Giurello!
Supplemento: detta fanciulla proviene da Hesperia, il mio pianeta natale. Il suo olofilm più famoso s'intitola "Provaci ancora, Ratto". Ha vinto tredici premi Julius e un Davide della Garbatella *.
* Nota per i cinefili più curiosi: i premi Julius corrispondono ai nostri premi Oscar. Son delle statuette d'adamantio a forma di toro vergassiano. Circa i Davide della Garbatella, penso sia meglio soprassedere. Eh sì.
Il Ratto Dice: "Uh...hai avuto una giornata pesante?"
La Cappellaia Matta risponde: "No...ho avuto solo una giornata. Un'altra."
Il Ratto dice: "Mi confondi. Non farmi arrabbiare."
La Cappellaia Matta Pensa: "Sono cattiva, ma non cambierò. Oh no. Non cambierò."
*_La Cappellaia Matta_*
Oggi è più cattiva che mai.
Ragazzi amatemiodiatemiamatemiodiatemi.
Con amore
con odio
Prendetene tutti, perchè questo è il corpo di Cristo, offerto in sacrificio per voi
..::La donna senza limitazioni che fu la prima sposa di Adamo
e diventò sposa del Diavolo::..
Morirò e andrò all'inferno. Tra le braccia di Lucifero. Il. più. splendente. degli. angeli. decaduto.
Morirò e andrò all'inferno. Amerò i miei peccati. Senza mai pentirmi. Amerò i miei peccati.
Avrò un orgasmo nel farmi male.
Proverò piacere vedendo anime maledette.
Lecca e Gode.
La Morte mi ama più di Cristo.
Caino uccidimi. Uccidimi. Uccidimi
Stuprami.
*_La Cappellaia Matta_*
che oggi vorrebbe morire per incontrare il male
Solo andata
Ti sei decisa. M'hai fatto uscire dal Cartone. Ed io sono corso da te, col Regionale delle nove e nove.
La Stazione Termini è gremita fino all'inverosimile. Ti cerco tra la folla immane ma tu sei ancora latitante.
Arriccio le labbra. Sbuffo.
"Bellezza?"
E' la tua voce che parla.
Giro lo sguardo alla mia destra. Ti vedo. Indossi un cappottino nero su una camicia rosa pallido e un paio di pantaloni color crema. Ai piedi hai degli orribili stivali tacco otto.
"Ahi", mormoro tra me. "La chimica non funziona come dovrebbe."
"Bellezza?"
Continuo a scrutarti. Le tue mani sono molto curate. Mi viene da stringerle tra le mie.
"Bellezza?"
I tuoi occhi s'inchiodano ai miei. Il rumorio della Stazione e il via vai di gente intorno a noi cessano d'esistere.
"Oh?"
Tenti un sorriso. Sei preda dell'imbarazzo.
"Sono io il tuo Amore?"
Serro le palpebre.
"No, tu sei la mia Afrodite nata dalle spume dell'Egeo."
Scuoti il capo.
"Sei il solito guitto."
Ti passo una mano tra i capelli. Li scompiglio.
"Pas du tout, ma mignonne. Io sono solo un'entità astratta che vaga nel nulla in compagnia del Caos."
Sorridi. Stavolta non timidamente.
"Il Clitoride? Non t'accompagna più, il Clitoride?"
Mi scappa da ridere.
"No, è il Ratto ad avere certe frequentazioni, non io."
Ecco per l'appunto, la disperata casalinga confezionatrice di Buccellato. Questo è un particolare dolce non troppo prelibato, un po' spartano se vuoi, che la casalinga disperata aggiunge come surplus alle fatiche gastronomiche, proprio per approfittare del forno surriscaldato e perché non vada sprecato nulla. E' un dolce generalmente ben lievitato e che sembra promettere morbidi e fragranti ardori, ma che in realtà...ingozza. Di questi buccellati è piena la vita e le tonsille delle nostre romantiche casalinghe, molto ben lievitati ma con l'anima che ingozza.
AmoreLethal
Mora è una schiava innamorata.
Perde il collarino per casa, dimentica il dildo nella scodella per montare a neve le chiare d'uova...Mora trasuda energia amorosa e passa con il rosso, inchioda con il verde, sovverte le umane convenzioni così come faceva quando non era innamorata, peraltro. Oddio le si è creata una certa confusione nella testa, adesso da schiava consacrata al suo padrone va ad infornare un buccellato, poi ve ne parlerà, sempre che lo vogliate...