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I racconti qui pubblicati sono inoltre opera di fantasia. Ogni coincidenza con fatti reali e persone fisiche o giuridiche, realmente esistenti, o con enti, società, organizzazioni, gerarchie sia naturali che soprannaturali, è da ritenersi puramente causale.


martedì 2 gennaio 2007

Ballava in mezzo alla folla la Cappellaia matta. Sorrideva in quell'orgia di persone in delirio etilico. Baciava ragazzi. Baciava ragazze. Sconosciute. Ma sentiva di amarle. In quella. serata. così. devastante. La Cappellaia Matta rideva bambina seduta a terra. Confusa. Aveva solo voglia di poesia. Aveva solo voglia di musica. Aveva solo voglia di autodistruggeri. In quella serata stronza e così bella. La Cappellaia Matta girava come una fatina impazzita tra la folla. "Sono Demon e la luna è mia madre, esprimi il tuo desiderio e lo esaudirò con un colpo di bacchetta magica" diceva sorridendo. "Vorrei baciarti". Oh. Ride la Cappellaia Matta. Mentre regala baci sulle guance. Senza mai concedersi. Si sente così vergine in quella serata stronza ma così bella. Fotografa il mondo. Fotografa le persone che di solito odia. Trovandole meravigliose. Si sente così bambina. Così fatata. "Vi renderò felici con un solo colpo di bacchetta magica" diceva. La Cappellaia Matta urla il conto alla rovescia. E bacia una bambola divenamente bella. Oh. Vi amo. La coroncina in testa luccica al suo passaggio. Nella sua gonna corta svolazzante. Passa. in. mezzo. alla. folla. in. delireo. etilico. E inzia la sua folle danza. E canta. E chiude gli occhi. E danza follemente.


Buon Fottuto E Amorevole Anno.


*_La Cappellaia Matta_*


che da due giorni è così stanca, ma così fatata.

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