Kitty, Kitty...
Le parole si possono sprecare. L'empatia no.
Non vado oltre.
E' stato ucciso un sogno.
Il tempo degli arcobaleni non tornerà per molto tempo.
Lo sento. Lo so.
Muse...
Ne ho avute parecchie. Troppe.
La prima.
Una rizzacazzi sullo stronzo andante.
Me ne innamorai.
O meglio m'innamorai di "Occhiacci", il personaggio ispirato da lei.
Che coglione!
Che grandissimo coglione!
L'ultima.
Un angelo dalle ali spezzate.
Impossibile non volerle bene.
Però...
Vittu! Sto sprecando altre parole.
Meglio tacere.
Le ho già appiccicato due etichette e non intendo proseguire su questa strada.
Non è da me.
Chi scrive non è il Ratto o le altre simpatiche macchiette che avete letto finora.
Sono io.
Un uomo imperfetto.
Dove sei mia musa?
Che nella notte sei sparita.
Fonte del mio delirio.
Dove sei mia DeA?
Chi ha strappato le tue ali?
Io che ti ho amata nelle notti lussoriose, tra coppie in cerca di sesso drogato.
Sono nata dal tuo aborto.
E morta vagavo vivendo solo della tua bellezza.
Dove sei, oh musa?!
Ora sono triste nuovamente senza di te.
La mia psiche non produce più nulla senza la tua evanescente bellezza.
*_La Cappellaia Matta_*
Troppo triste per amarvi
Una comunicazione di servizio
Kitty, Kitty...
M'hai mai chiamato "Bellezza"?
Hai mai sperato che io fossi il tuo amore?
M'hai mai mandato una pioggia di baci per cellulare?
No.
Quindi..
"Parole sprecate" e "Parole nude" riguardano altri.
Chi?
Ro.
Un blog che non leggo, due foto e una voce al telefono.
"Solo andata" ti ricorda qualcosa?
Parole nude
Sono steso sul letto, nudo, le membra abbandonate a se stesse. Ho ancora il tuo sapore in bocca. Tiro un sospiro.
"Amore?"
Nessuna risposta. Giaci muta e nuda al mio fianco, persa chissà dove. Ti stringo una mano.
"Amore?"
Volti la testa verso di me. Inchiodi il tuo sguardo al mio. Continui a non parlare. I tuoi occhi però sorridono.
"Io..."
Ti sollevi su un gomito. Mi offri le labbra. Le bacio avidamente, avvinghiato a te come un naufrago alla sua zattera di salvataggio. La mia voglia è incontenibile. Fatichi a tenermi a freno. Quasi ti soffoco.
Scosti il tuo viso dal mio. Mi guardi. Sono turgido e duro.
"Bellezza..."
Ti poso la punta delle dita sulla bocca.
"Shhh..."
M'accovaccio tra le tue cosce. Ne mordo la carne tenera.
"Bellezza..."
"Zitta, stai zitta."
Ansimi. Ti carezzi i seni. Mi vuoi dentro di te. Io però ho altri propositi. Salgo alla vagina. Afferro il clitoride tra le labbra. Succhio, esploro, assillo. Inizi a premere il pube contro di me. Sei prossima al piacere. Raddoppio i miei sforzi portandoti inesorabilmente all'orgasmo.
"Amore?"
Mi fissi dritta in viso.
"Posso bagnare i tuoi piedi?"
Inarchi un sopracciglio. T'aspettavi una richiesta del genere. Mi conosci fin troppo bene.
Annuisci in silenzio. Ti metti bocconi sul letto, le braccia sotto il cuscino e la pianta dei piedi protesa verso di me.
Ti bacio il collo, le spalle e la schiena. Poi inizio a toccarmi. Sono al limite. T'inondo dopo pochi istanti lanciando un gemito profondo.
Parole sprecate
Panta rei. Tutto scorre.
Il tuo atteggiamento nei miei confronti però non cambia: la solita attesa perenne.
Resta da capire perché.
Se lo fai apposta, sei una delle tante.
Se invece questo è il tuo modo porti, hai qualche problema.
Chiedi empatia ma non la concedi.
Merce davvero rara, l'empatia.
Quel treno per Yuma partirà comunque.
Sono il Ratto. Mi riesce sempre difficile scendere dagli arcobaleni.
Le rose di cioccolato bianco... Che bischero!
"Amore", "bellezza", "tesoro": parole sprecate.
Ciccino, io? Come no.
Er Sorcio
California State University...
ma vedi n'po' d'annattene affanculo!
L'unico deliquio degno di questo nome è quello finnico.
Scatta quando sei saturo di vino e birra.
"Il Grigio da San Felice" il vino; "Lapin Kulta" la birra.
Se poi finisci in sauna e diventi duro...
Va be'. Soprassiedo. Ho le gambe di burro oggi.
Mortteli, Kitty, mortteli!
Chiedo scusa agli amici di Roma. La pronuncia del mio "inglese" non è perfetta.
°°La Cappellaia Matta Torna°°
E manda a fanculo tutti.
Mando a fanculo lui. Si lo mando a fanculo perchè l'amore non mi interessa.
Mando a fanculo i miei che hanno tenuto legati i miei polsi per troppo tempo. Hanno strappato le mie ali e rubato il mio cappello Ned.
Mando a fanculo mia sorella. Si. Mia sorella con quella faccia borghese. Vorrei sputarle in faccia.
Mando a fanculo le ragazzine un pò troppo puttane per i miei gusti.
Mando a fanculo la mia città, così monotona.
Il ratto.
e tu lettore.
Si oggi vi mando tutti a fanculo. Perchè è una serata stronza. E sono in pieno delirio inglese.
Ho avuto la testa che desideravo. L'ho messa in una scatola a forma di cuore.
Durante la notte la apro.
L'osservo. Si l'osservo. E la bacio. Mi piace sentire il sapore metallico del sangue sulle mia labbra.
Londra.
Qualcuno ha detto che sarei cambiata tornata da questo viaggio.
Si sono cambiata.
E vi mando a fanculo tutti
Non vi odio.
Siete presenti tutti nella mia mente. Martellate la psiche. Vorrei abbracciarvi tutti, lettori. E laccarvi le labbra.
Si vi leccherei le labbra e bacerei i vostri polsi.
Ma ora voglio mandarvi a fanculo
Perchè sono in pieno delireo Londinese.
A. Fanculo. Il. Resto.
Ogni cosa bella deve morire
*_La Cappellaia Matta_*
che non vuole morire
London dreams
Flirtare con una mistress nel Tube.
Son Ratto. Mi garba l'underground.
Dar la caccia ai piccioni di Trafalgar Square coll'"Emme Gi" 42/59.
Le raffiche di detta mitragliatrice mi mandan sempre in brodo di giuggiole.
Pisciare sugli anfibi di una delle Royal Guard di Buckingham Palace.
Quei finocchioni in colbacco e giubba rossa non li ho mai potuti soffrire.
God Save the Rat!
Toh, chi si rilegge
Il Cartone...
Son diventato consulente privacy dell'Arma dei Carabinieri e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il problema è che non mi trovano mai.
Sempre in giro a fare il buyer delle acque minerali e dei toner "Kolika" Minolta.
CONTROWIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
La favola più bella...
Uscire dal mondo vuoto delle parole.
Ed era troppo bella per essere perfetta. L'avete calpestata. Esclusa. Stuprata. La sua mente ora è persa. Il suo cuore è nero. Il suo cuore. E' freddo. Il suo cuore invoca amore. L'avete alienata. Esclusa dal mondo. Lei, che ora vive in un castello di vetro in cui può vedere fuori, ma nessuno la può osservare. Ascolto il tuo respiro evanescente appoggiando le labbra al vetro. Graffio con le mie grida quel castello che ci divide. Ti vedo. Troppo bella per essere perfetta. Nei tuoi abiti di seta nera. I piedi nudi. Lo smalto rosso. Le labbra socchiuse e gli occhi spenti. Bisbigli mentre ti abbraccio. Mentre assaggio la tua anima.
...Indossa Insieme A Me La Maschera, E Se Amerai Questa Nuova Vita, Almeno Quanto L'Amo io, Allora Vivila Con Me. Abbracciala E Distruggila D'Amore...
*_La Cappellaia Matta_*
Che ama vivere nelle favole