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Questo blog contiene testi e immagini la cui fruizione è adatta esclusivamente a un pubblico adulto e consapevole.


I racconti qui pubblicati sono inoltre opera di fantasia. Ogni coincidenza con fatti reali e persone fisiche o giuridiche, realmente esistenti, o con enti, società, organizzazioni, gerarchie sia naturali che soprannaturali, è da ritenersi puramente causale.


domenica 25 marzo 2007


Parole nude




Sono steso sul letto, nudo, le membra abbandonate a se stesse. Ho ancora il tuo sapore in bocca. Tiro un sospiro.



"Amore?"



Nessuna risposta. Giaci muta e nuda al mio fianco, persa chissà dove. Ti stringo una mano.



"Amore?"



Volti la testa verso di me. Inchiodi il tuo sguardo al mio. Continui a non parlare. I tuoi occhi però sorridono.



"Io..."



Ti sollevi su un gomito. Mi offri le labbra. Le bacio avidamente, avvinghiato a te come un naufrago alla sua zattera di salvataggio. La mia voglia è incontenibile. Fatichi a tenermi a freno. Quasi ti soffoco.



Scosti il tuo viso dal mio. Mi guardi. Sono turgido e duro.



"Bellezza..."



Ti poso la punta delle dita sulla bocca.



"Shhh..."



M'accovaccio tra le tue cosce. Ne mordo la carne tenera.



"Bellezza..."



"Zitta, stai zitta."



Ansimi. Ti carezzi i seni. Mi vuoi dentro di te. Io però ho altri propositi. Salgo alla vagina. Afferro il clitoride tra le labbra. Succhio, esploro, assillo. Inizi a premere il pube contro di me. Sei prossima al piacere. Raddoppio i miei sforzi portandoti inesorabilmente all'orgasmo.



"Amore?"



Mi fissi dritta in viso.



"Posso bagnare i tuoi piedi?"



Inarchi un sopracciglio. T'aspettavi una richiesta del genere. Mi conosci fin troppo bene.



Annuisci in silenzio.  Ti metti bocconi sul letto, le braccia sotto il cuscino e la pianta dei piedi protesa verso di me.



Ti bacio il collo, le spalle e la schiena. Poi inizio a toccarmi. Sono al limite. T'inondo dopo pochi istanti lanciando un gemito profondo.

1 commento:

  1. Le parole non sono mai vuote. Non sono mai nude. Sono cariche di significati. Sono botte di anfetamine. Le parole ne feriscono più della spada. Diceva un certo Dandy. Non chiedo empatia. Io non chiedo niente a nessuno. Non voglio niente da nessuno. Mi sentirei in obbligo di ricambiare. Non pretendo. Se mi viene donato con il cuore l'accetto. Forse sbaglio?!Forse dovrei essere più egoista. Così avresti un valido motivo per avercela con me. Sì forse dovrei darti un valido motivo. Vuoi davvero vedermi indifferente?Lo desideri?Perchè di indifferenza da donare ne ho tantissima. E allora poi come si concluderà?Non lo so. Non lo sai. Ora ho solo vglia di aria drogata. Sì.

    *_La Cappellaia Matta_*

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