Elicoidi
La tua cucina. Un vano piccolo e stretto ingombrato dal tavolo a cui siamo seduti.
Tu sorseggi un bicchiere d'acqua. Io ho gli occhi bassi sul piatto. Conto i fusilli che ancora vi si trovano abbandonati. Sono diciannove, tutti stesi in bell'ordine tra i capperi, le olive e i pezzi di pomodoro.
"Che hai?", mi domandi dopo aver posato il bicchiere sul tavolo.
Alzo lo sguardo. Ti scruto.
"Nulla. Tengo la contabilità degli elicoidi che m'hai approntato per cena."
Ti scappa un sorriso.
"Ci fai o ci sei?"
"Quien sabe?"
Scuoti la testa. Io continuo ad osservarti.
"Scioglili, Ro."
"Eh?"
"I capelli, scioglili."
Disfi lo chignon che porti dietro la nuca.
"Sei bella."
Mi guardi dritto negli occhi.
"Non è vero."
Tiro uno sbuffo.
"Tu sei bella. Punto."
Prendo la forchetta e ridò la caccia ai fusilli, perso nei miei pensieri.
Infatti la glock o glok o'clok,
RispondiEliminaera a "sprezzo".
La Beretta è di famiglia.
Salut Ratto,
mentore del vizio..
Io seguo le gesta dei Lacedemoni
dopo che l'oracolo m'ha rinsavito.
carIBBE.
ratto mio bello...sei perduto?
RispondiEliminasmuack
m.