Avviso ai naviganti


Questo blog contiene testi e immagini la cui fruizione è adatta esclusivamente a un pubblico adulto e consapevole.


I racconti qui pubblicati sono inoltre opera di fantasia. Ogni coincidenza con fatti reali e persone fisiche o giuridiche, realmente esistenti, o con enti, società, organizzazioni, gerarchie sia naturali che soprannaturali, è da ritenersi puramente causale.


martedì 31 ottobre 2006


Martedì da leoni



Oggi Ares rincorre Afrodite.



E in Finlandia nevica.

domenica 29 ottobre 2006




Terminator a quella mezza sega di John Connor



- L'ira è più utile della disperazione.



- Come?



- Nozioni di psicologia. E' un mio programma ausiliario.

sabato 28 ottobre 2006




Esistono tre tipi di mistress: la signora, la scannagatti e la caporalessa.



La signora è la "padrona" per eccellenza. Se non hai i cosiddetti, ti strizza il cervello come se fosse un budino creme caramel.



La scannagatti è la finezza fatta donna. Quando si mette a redarguire, ha lo stesso appeal di certe poliziotte.



La caporalessa, infine, è buona a poco. Tutt'al più ti tortura il birillo.



Oggi è il giorno della Solennità e dello Sfoggio d'allegrezza. Il mio amore continua a essere nudo e muto e io a cena sarò di birra e pizza.

venerdì 27 ottobre 2006

Incontri davanti ai miei occhi di persone spettrali. Lussuriosi si scambiano effusioni che solo nei miei sogni. più. perversi . potevo. vedere. Il fantasma di una prostituta. Ghost Bitch. Mi seduce. Chiede quanto potrebbe piacermi l'amore anale. Attonita la guardo svanire davanti ai miei occhi. Così . evanescente. nella. sua. immortalità. Ed entra dentro di me. Sdoppiandosi. Mi manda in estasi. Sdoppiandosi.



*_La Cappellaia Matta_*


che questa sera è più pensierosa che mai 


Messenger galeotto



Blue Star a Steelrat pochi secondi fa.



- Lo sai perché mi ami tu?



- No.



- Perché son bella e simpatica e unica e soprattutto STELLA!



Visto il giorno della settimana, era inevitabile che succedesse.


Venerdì



Oggi, dalla spuma del mare, è nata Afrodite.



E le gatte cadono sempre in piedi.


Sotto la pioggia



I carri armati a fari spenti nella notte sotto la pioggia



hanno lasciato strane tracce sull'asfalto piene di sabbia.



Il presidente dietro i vetri un pò appannati fuma la pipa



il presidente pensa solo agli operai sotto la pioggia.



Stanno arrivando da lontano con il futuro nella mano sotto la pioggia



come la notte di Betlemme hanno contato nuove stelle sotto la pioggia.



Dall'altra parte della strada come una statua si è fermata una colomba



manda uno sguardo verso il cielo che da qui in basso sembra nero,



sotto la pioggia.



Sotto la pioggia batte forte il cuore



ma la pioggia non ci bagna



e i due ragazzi con il loro amore



stan cercando una speranza



sotto la pioggia



stanno scaldando



quella colomba.



E piano piano volerà sulle nazioni e sulle città, sotto la pioggia,



sopra gli oceani e le bandiere, sopra le grandi ciminiere, sotto la pioggia.



Dall'altra parte della strada l'ultima spada si è spezzata contro la roccia



sulle mie mani leggo il cielo come un riflesso arcobaleno sotto la pioggia.



Sotto la pioggia batte forte il cuore



ma la pioggia non ci bagna.



I due ragazzi stan guardando il sole e la sera è una speranza



sotto la pioggia



sotto la pioggia



sotto la pioggia

giovedì 26 ottobre 2006




 



Mi conoscete come il Cattivo Tenente ma io sono il Drago con buona pace di tutti paraculi del Serraglio.



Dimenticavo... Oggi è giovedì. E la caserma passa i soliti tortellini alla panna.

mercoledì 25 ottobre 2006


Gianburrasca



Oggi è mercoledì.



E io a desinare ho mangiato la pappa al pomodoro.

martedì 24 ottobre 2006


Ratto subsonico



Come un fiume di città



sopravvivi,



tempo lento e denso,



grigiore intenso.



Occhi rossi rapidi,



clandestini,



sputi dritto al centro



senza un lamento.



Tu conosci la città,



i suoi respiri.



Hai un precoce senso



d'adattamento.



E sai che c'è un ritmo per tutto,



di gioia e dolore per tutto,



e ieri chissà e domani chissà,



che tutto si perde nel flusso.



E L'UNICA AMBIZIONE CHE HAI E' STARE IN PIEDI



CON UN SUONO IN TESTA CHE BUCA I PENSIERI -



ADESSO.



Hai la tua sovranità



sui pensieri,



sai che basta questo,



che il resto è lusso.



Hai pochi anni e già visto tutto,



masticato un dolore per tutto,



forse ieri chissà domani chissà,



che il flusso ti porta via tutto.



E L'UNICA AMBIZIONE CHE HAI E' STARE IN PIEDI



CON UN SUONO IN TESTA CHE BUCA I PENSIERI -



ADESSO.



OCCHI ROSSI LUCIDI SENZA PAURE - ADESSO - ADESSO - ADESSO



- ADESSO.



E sai che c'è un ritmo per tutto,



di gioia e dolore per tutto,



di gioia e dolore per tutto...



E L'UNICA AMBIZIONE CHE HAI E' STARE IN PIEDI



CON UN SUONO IN TESTA CHE BUCA I PENSIERI



OCCHI ROSSI LUCIDI SENZA PAURE - ADESSO



ADESSO - ADESSO - ADESSO - ADESSO.

lunedì 23 ottobre 2006


Un altro lunedì canaglia



Oggi è lunedì.



E lo Scorpione del Deserto ha una voglia matta di sputar veleno.

domenica 22 ottobre 2006


L'insostenibile leggerezza dell'essere?





Io proprio non riesco a capire.


Sapristi!



Care ragazze e ragazzi, continuo a progredire: da maniaco a matto; da matto a fancazzista; da fancazzista a correttore di bozze delle Edizioni Paoline. Sapristi! La mia autostima ringrazia ancora sentitamente.

sabato 21 ottobre 2006




E' proprio vero: non son normale. Quando vedo uno spaghetti western, mi piglia una fame inesorabile. Devo rosicchiare un panino alla mortazza o una crosta di formaggio. Altrimenti, mi sento incompleto e sbuffo.

giovedì 19 ottobre 2006

Rosicate donne


retro-steel

Il fondoschiena del Ratto,


in esclusiva per voi,


direttamente dalla memoria della mia digitale.


C'è chi può: IO PUO'


Il Cesso d'Oro



Il paleontologo che è in me è lieto d'informarvi che, grazie a un coprolite di sauropode del peso di trentatré chilogrammi, il qui presente Serraglio ha vinto un bellissimo Cesso d'Oro *.



Si ringraziano Valpurgius, Ciubecca, Jan Solo e tutti gli altri membri della Commissione esaminatrice.



* Ci voleva davvero dopo la merda che la vita ti costringe a ingoiare tutti i giorni.

Ho una fantasia....mica la vengo a dire a voi...altrimenti che fantasia è?


Creo la mia maschera. La cipria bianca ricopre il mio volto facendolo sembrare irreale. Il rossetto rosso sulle mie labbra lo sbavo con le mani. Gli occhi neri non sembrano più i miei. Disegno una lacrima sulla guancia. Mi vesto con una gonna nera, le calze le strappo, rimango in reggiseno. Sul ventre scrivo Histeric Bitch. Faccio mille foto al mio corpo. Al mio viso. Una fantastica bambola psicotica. Una meravigliosa cappellaia matta. Bussano alla porta. Non apro. E’ mia sorella. Vuole parlarmi. Scatto foto. Ancora. Ancora. E ancora. Non smette di bussare. Mi prega di aprirle. Mi siedo sul davanzale. Fumo una sigaretta. L’aria fredda penetra fino alle ossa. Il vecchio alla finestra di fronte urla che sono una svergognata. Urla che devo vestirmi, che sono una maleducata. Lo guardo in silenzio. Sorrido e facendogli il dito medio torno dentro chiudendo la finestra. Dietro la porta silenzio. Solo la voce da vittima di mia madre mi raggiunge. Accendo la musica. Pretty like drugs inzia facendomi arrabbiare. Chiudo gli occhi e ballo. Mi muovo sinuosamente. In reggiseno. Una perfetta Cappellaia Matta. Mi muovo a scatti, a tempo con la musica. ‘Cause I’m a Pretty Like Drugs. Urla. Lei urla e io mi butto a terra disperata. Strappo le calze e poi i capelli. Sembra un cane rabbioso. Le sue urla mi perforano la testa. I brividi. Poi nuovamente la calma. Faccio sesso con me stessa. Coricata sul pavimento freddo mi graffio, con il ritorno delle urla. I load the gun, I wax and wain, subject all my pain into you, baby.

In momenti come questi vorrei avere un’amica come Isabella Santacroce di fianco. Che mi coccoli con le sue storie. Mi stringa durante la notte cantandomi Doll Parts.

 

Perché la vita è un revolver che ti devasta la faccia

 

*_La Cappellaia Matta_*

Che oggi è più perversa che mai...non saprete maiiiiiii


Giovedì



Oggi lo Zeus tonante ha sfrattato il povero Thor.



E a casa di Blue Star si fanno gli gnocchi al sugo.



Un pensiero gentile al mio amore che ha trascorso due giorni piuttosto affaccendati.

mercoledì 18 ottobre 2006


Mercredi



Oggi Ermes mette le ali ai piedi.





E per il mio amore non più silente io sono il solito bischero.


Il Chestnutman



Il Chestnutman è il mio "io" più agreste e bucolico. Di questi tempi lo trovate nei boschi intorno a Marradi, intento a rubar castagne.


Il Quindicenne Innamorato



Il Quindicenne Innamorato è un sottoprodotto di Nemo. Sale sugli arcobaleni e intasa di messaggini i cellulari altrui. Il Signor Capo, per ora, lo lascia sfogare. Poi si vedrà.


L'Entità Astratta



L'Entità Astratta nacque al telefono due settimane fa. E' uno cui piace navigare nel non essere. Ha fatto stizzire parecchia gente, tra cui un paio di mistress molto suscettibili. Il Ratto lo adora ed io pure.


New entries



Il Serraglio, dopo l'esilio di Nemo, ha accolto tre nuovi "io": l'Entità Astratta, il Quindicenne Innamorato e il Chestnutman. Ora ve li presento ad uno a uno. Hyvä?

martedì 17 ottobre 2006


Notice



S'informano le signore e i signori in ascolto che il nuovo template del Serraglio è stato creato e predisposto da una fascinosa segretaria in gonna corta e décolleté tacco dodici, rigorosamente profumata Coco Chanel.


The Tuesday war



Oggi è il giorno dedicato ad Ares e alla guerra.



E per il mio amore ancora silente io sono bellissimo.

lunedì 16 ottobre 2006

erotismo domestico

erotismo domesticocuore pubicobua


Non vi è dubbio, molti sono i modi per trarre piacere dal condursi con casalingo fervore. Basta abbandonarsi al languido saliscendi di un piumino per radiatori, alle vibrazioni di una frusta elettrica per montare a neve chiare d'uovo, rinfrescare le parti erubescenti con un coltello ovale per parmigiano reggiano. Cadono tutte le ore appese all'orologio di cucina ed anche gli ammorbidenti per biancheria daranno ragione alla bianca eterea casalinga che attende il suo turno davanti al negozio di pasta fresca, mentre rammenterà del sesso prima della domesticità. Sesso non in cattività, ovvero piacere col gusto del selvatico, carne non frollata e amara o quantomeno dura  da inghiottire senza porsi il problema di intonare i cuscini alle tende e le tende ai sottovasi del beniamino.

Io sono la prima e l'ultima,


io sono la venerata e la disprezzata,


io sono la prostituta e la santa,


io sono la sposa e la vergine,


io sono la madre e la figlia,


io sono le braccia di mia madre,


io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,


io sono la donna sposata e la nubile,


io sono colei che da alla luce e colei che non ha mai partorito


io sono la consolazione dei dolori del parto


io sono la sposa e lo sposo,


e fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,


io sono la madre di mio padre,


io sono la sorella di mio marito,


ed egli è il mio figlio respinto.


Rispettatemi sempre,


poichè io sono la scandalosa e la magnifica.



Mi è mancato scrivere in questo blog...un altro viaggio acido ha attraversato la mia mente...e tra un starnuto e una soffiata di naso vi saluto


*_La Cappellaia Matta_*


che oggi è più malata del solito



Lunedì canaglia



Oggi è lunedì.



E il mio amore è un telefono nudo.



Uh... la solita deformazione letteraria: volevo scrivere "muto", non "nudo".


Regatate, gente, regatate



Non avete lavoro? Siete stanchi, depressi, senza uno scopo? Non riuscite a capire voi o il vostro partner?



Regatate nel nulla.



Aiuta.

giovedì 12 ottobre 2006


Il Re dei topi



Gioco a carte con la sorte



ad un vecchio tavolino d'osteria



ma la mia buona stella



sembra aver cercato questa sera altrove la sua compagnia.



Ma mi sento fortunato, che la vita mi ha insegnato



a non piangere sul latte che è versato



Io piango solo se il destino mi rovescia il vino



Io piango solo se il destino mi rovescia il vino



A proposito, scusate, non mi sono presentato:



Sono il Re dei topi e vivo nella notte



dentro ai bassifondi invento le mie rotte



sono il Re dei topi, cammino nella notte



negli angoli profondi, disegno le mie rotte.



Trascorro il tempo lungo vicoli neri



e se m'annoio faccio a pugni con i miei pensieri



devo ammettere che quasi sempre vincono loro



e fanno sì che la mia voce stoni in mezzo al coro.



Perché la mia mente ha predisposizione



a stare contromano quando c'è una direzione?



Sarà natura o forse c'ho le rotelle rotte,



di sicuro so soltanto,



di sicuro so soltanto che:



Sono il Re dei topi e vivo nella notte



dentro ai bassifondi invento le mie rotte



sono il Re dei topi, cammino nella notte



negli angoli profondi, disegno le mie rotte.



Ora il buio mi chiama, vi saluto, me ne devo andare via



c'è la sorte che m'aspetta ad un tavolo d'osteria



dentro il mazzo delle carte ci sarà una nuova sfida



perciò oste portaci da bere che comincia la partita.



Sono il Re dei topi e vivo nella notte



dentro ai bassifondi invento le mie rotte



sono il Re dei topi, cammino nella notte



negli angoli profondi, disegno le mie rotte.



Sono il Re dei topi e vivo nella notte



dentro ai bassifondi trascino le mie rotte.



Sono il Re dei topi!



Sono il Re dei topi!



Sono il Re dei topi!



Grazie per il regalo, grazie davvero.


La battaglia di Calatafimi



Garibaldi al suo Aiutante di Campo.



- Bixio, qui si fa l'Italia o si muore.



- Generale, scegliamo il male minore e facciamola.



Professore, ne son cosciente: continuo ad andare fuori tema. Però oggi avevo fame di Storia, colla "S" maiuscola.


Thursday



Oggi è il giorno di Thor.



E io ho partecipato al concorso per il Cesso d'Oro. Vincerò?





I coproliti di Tyrannosaurus Rex sono assai quotati. Lo sapevate? Costano dai 10.000 ai 25.000 dollari. Cose da matti.

mercoledì 11 ottobre 2006


A da veni' Baffone



- Ratto!



Steelrat si precipita nell'Ufficio Comando e si mette sull'attenti dinanzi alla scrivania dov'è seduto il Signor Capo.



- Comandi!



- E' ora di piantarla. Basta con gli scleri, le puttanate, i tortellini, le pin up, i tacchi e le regate nel non essere in compagnia di certi soggetti. Sii serio.



- Vostra Saggezza...



- Taci, bestia dannata, e obbedisci. Questo è un serraglio, non un bordello.



- Ma Vostra Saggezza...



- Ma Vostra Saggezza che? Stattene buonino e mangia un pò di castagne. In questi giorni mi sembri sullo scombinato forte.



- Signorsì, Vostra Saggezza.



Steelrat fa dietrofront e si avvia verso l'uscita dell'Ufficio.



- Ratto?



Steelrat si volta verso il Signor Capo e s'irrigidisce di nuovo sull'attenti.



- Comandi!



- Tu non sei un'entità astratta ma una persona incompleta, priva cioè della sua fisicità.



- Vostra Saggezza, queste son seghe mentali.



- O sottili distinzioni. Tutto dipende dal punto di vista. Te l'ho ripetuto mille volte.



- Però...



- Shut up, bestia dannata, shut up!



- Ma...



- Svanisci... dileguati... deflagrati... dissolviti... anzi atomizzati o ti schiaffo in punizione!



Steelrat indietreggia di qualche passo. Poi si ferma.



- Vostra Saggezza?



- Oh?



- A da veni' Baffone.


Mercredi



E' mercoledì.



E per il mio amore sono bello come il sole e buffo come pochi.

martedì 10 ottobre 2006


Lapalisse



E' martedì.



Il sole, domani, sorgerà?

domenica 8 ottobre 2006


Flambées



Chi ama non deve bagnarsi in acque calde, perché nessuno ustionato da amore può amare le fiamme.



Dalla parete settentrionale della Basilica di Pompei


Shauna





E' più forte di me: continuano a piacermi le pin up da camionisti.


Mes compagnons de voyage



Da quando navigo nel non essere come quid pluris, ho due compagni di viaggio: il Caos e il Clitoride. 



Chi temesse per la mia sanità mentale noti bene: ho desinato a tortellini e pesche. Questi son solo gli effetti della digestione.


Joan



Siamo nel soggiorno, tu ed io, seduti nudi sul divano. Tu sei in erezione. Io non ancora.



Dei passi sottili. Joan fa il suo ingresso nella stanza. E' un sogno. Indossa soltanto il suo profumo e un paio di sandali bianchi dal tacco d'acciaio.



Inghiotto a vuoto. Io è da una vita che desidero una femmina come lei. Ne ho conosciute pochissime così.  Divento rigido e colo. Tu mi lanci un sorriso complice.



Joan si avvicina al divano. Si accuccia tra le tue gambe. Ti sugge. Tiro un sospiro. Ho voglia.



Lei si stacca da te. Cerca la mia bocca. La trova. Le nostre lingue s'intrecciano. Sento il tuo sapore mischiato al suo. Non mi tengo più. L'afferro per i capelli e allontano le mie labbra dalle sue.



"Curly?", sibilo.



Joan mi guarda. I suoi occhi danno la scossa.



"Sì?"



"Prendilo."



Lei sorride maliziosamente. Io mi perdo nei suoi riccioli color miele.

sabato 7 ottobre 2006


Una bella domanda



Le parole dette al telefono o i pensieri scritti sul messenger si possono decantare?



Domanda in attesa di risposta. Il maiuetico Santippe, però, è stato allertato.



Sorry...



Annarellaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!


A ridaje de tacco



 





Le entità astratte, i quid pluris, non cambian mai.

venerdì 6 ottobre 2006

Hai calpestato il mio orgoglio. Hai ucciso i miei sentimenti. Ho provato a piangere ma non sono uscite lacrime. Ho provato ad urlare ma non ho emesso un suono. Sai perchè?Sono immune al tuo odio, alla tua cattiveria, indifferenza. Non prenderai il suo posto. Che mi ha fatta ridere e piangere. Che mi abbracciata e baciata veramente. Mi guardava negli occhi e mi odorava i capelli. Mi prendeva per la vita e mi avvicinava a sè. Non piangerò per te. Ti ucciderò i sensi senza rimorso.


La Bella Guardò La Bestia


e Provò Caldo Amore.


La Bestia Guardò La Bella


e La Uccise In Nome


Della Vanità.


*_La Cappellaia Matta_*


Che oggi è molto arrabbiata...ma sogna di poter vedere da vicino l'arcobaleno


con le fatine...

giovedì 5 ottobre 2006


Le cuirassier



Sei in cucina, agghindata nella tua mise più casalinga: abito scollato grigio antracite, grembiulino bianco, calze a rete e décolleté nere tacco dodici.



Controlli l'arrosto nel forno. Sei china in avanti e mi dai le spalle.



Arrivo di soppiatto. Ti tocco una spalla. Hai un sobbalzo. Io sogghigno inarcando un sopracciglio.



"Coquin", mi fai.



Ti arruffo i capelli. Settanta euro di parrucchiere andati in fumo in un colpo solo.



"Ce damné rat!", sbotti a voce alta.



Mi scosto. Tu ti rizzi in piedi e ti volti verso di me. Ti fisso. Sei alta e maestosa, un everest profumato tutto da scalare. Mi scappa un altro sogghigno.



"Ma chatte, tu es un parfait cuirassier."



Non sono riuscito a frenare la lingua. E' stata più veloce del cervello. Come al solito.



Tu abbozzi un sorriso e mi graffi una tempia con le tue unghie smaltate di rosso.

mercoledì 4 ottobre 2006


Bah!



Io sono una persona, non un'entità astratta. E quello che sento non è cartone.



Non l'avete capito? Son sceso dall'arcobaleno, il mio sogno più bello era solo un'idea e il risuscitando Nemo è stato definitivamente esiliato dal Serraglio.



Chi volesse notizie di lui chieda a Miele.