Logan's tales
Capo terzo
S'apre la porta dell'Ancora d'oro. Nella locanda ormai deserta compaiono due nuovi avventori, un imberbe monello in brache attillate, giustacuore di cuoio e cappello piumato e un florido giovanotto in parrucca, papalina e giacca lunga a campana.
"Guarda guarda", penso tra me. "Ecco Yla, il mio scudiero, in compagnia d'un cliente. Sento finalmente odor di quattrini."
I due s'accostano al tavolo accanto al camino. Il monello fissa i tagli che ho sul braccio scoperto e accenna un sorriso.
"Ti sei esibito in uno dei tuoi soliti giochetti, eh Ratto?"
M'alzo dalla sedia con estrema lentezza, gl'occhi ridotti a una fessura sottile.
"Avvicinati", ordino a Yla.
Il monello si toglie il cappello e obbedisce. La sua pelle candida ha un vago profumo di vaniglia.
"Il Ratto è morto."
Gli stringo forte entrambe le mani.
"Non chiamarmi mai più così, mai più."
Accosto le mie labbra alle sue, senza baciarle.
"Se solo tu fossi femmina..."
Il monello mi lancia uno sguardo colmo di desiderio.
"Chi ti dice che non lo sia."
Tiro un sospiro.
"Nessuno, proprio nessuno."
Un colpo di tosse.
"Ne avete per molto? Il tempo è moneta, sapete."
È il giovanotto in papalina che parla.
"Avete ragione, messere."
Libero le mani di Yla e le allontano da me, dolcemente.
"Gl'affari anzitutto. Prego, sedetevi."
Il giovanotto in papalina s'accomoda sulla sedia di fronte alla mia.
"Il vostro nome?", gli chiedo mentre torno a sedere.
"Francisco Ibarra de la Peña Varona."
Sbuffo.
"Potrei chiamarvi Ciccio? Lo spagnolo è una lingua che mi sta piuttosto indigesta."
"Regolatevi come meglio credete, cavaliere. Cos'è poi un nome? Parole sparse nel vuoto."
"Filosofo?"
"No, uomo di scienza e inventore. Il dildo vibrante e la vagina meccanica sono miei brevetti."
"Avrete sicuramente accumulato una fortuna."
"Più di quanto possiate immaginare."
"Il sesso è un mercato che non conosce crisi."
"Voi sì che capite l'economia."
"Già, tendo a eccellere in certe materie."
Il mio imberbe scudiero, ritto in piedi dietro di me, avvicina la sua bocca al mio orecchio.
"Messer Ibarra de la Peña Varona ha un problema con un drago delle paludi e abbisogna del nostro aiuto."
"Un drago delle paludi, Ciccio? Siete davvero in grossi guai."
"Ahimé sì, cavaliere."
"Raccontate: perché mai tale rettile v'affligge?"
"È storia lunga, ser Logan."
"Abbiamo tempo. L'alba è ancora lontana."
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