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I racconti qui pubblicati sono inoltre opera di fantasia. Ogni coincidenza con fatti reali e persone fisiche o giuridiche, realmente esistenti, o con enti, società, organizzazioni, gerarchie sia naturali che soprannaturali, è da ritenersi puramente causale.


sabato 14 aprile 2007


Ogni salamella è trincea



(segue)




Camera tua. La Porta del Nulla. L'accesso alla cabina di regia del Serraglio dove il Signor Capo regna sovrano.



"Kitty, levati dal viso quel trucco da puttana."



Mi lanci un sorriso strafottente.



"No."



Ti do un ceffone. Tu mi guardi dritto negli occhi.



"Vaffanculo, Sadico!"



Ti do un altro ceffone.



"Obbedisci, cazzo!"



Mi graffi una guancia colle tue unghie smaltate di nero.



"No!"



Sfilo il Golem dal fodero. Te lo porgo dalla parte dell'impugnatura.



"Vuoi giocare duro, Skizzo? Ci sto. Prova a tagliarmi. Ho voglia d'una bella botta d'adrenalina stasera."



Rifiuti il coltello.



"Sei un pezzo di merda, Drago."



I tuoi occhi si riempiono di lacrime. Il mascara inizia a colare in sottili scie nere. Rinfodero il Golem.



"Pulisciti il faccino. Non farmi più arrabbiare."



Ti sbavi il rossetto colle mani e mi fissi adirata e in preda ai singhiozzi. Ti regalo una carezza.



"Voglio inebriarmi di te, Kitty. Baciami."



Ti sollevi sulla punta dei piedi e mi cingi il collo con entrambe le braccia. Accosto la mia bocca alla tua. Tu prendi le mie labbra tra i denti e mordi fino a sentire il sapore del sangue.

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