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I racconti qui pubblicati sono inoltre opera di fantasia. Ogni coincidenza con fatti reali e persone fisiche o giuridiche, realmente esistenti, o con enti, società, organizzazioni, gerarchie sia naturali che soprannaturali, è da ritenersi puramente causale.


domenica 27 novembre 2005


Senza titolo



Sono sotto casa tua. Non abbiamo appuntamento ma sono venuto lo stesso. Non riuscivo a starti lontano, proprio non gliela facevo.



Suono il campanello.



"Chi è?", mi chiedi dal citofono.



"Io."



Cala il silenzio.



"Ti sei invitato da te?"



"Sì."



Uno scatto.



"Passa."



Apro il portone e vengo su. Arrivo sul pianerottolo. Mi guardo intorno.  Vedo la porta del tuo appartamento. Ha i battenti socchiusi come al solito. Entro e chiudo.



Il corridoio è deserto così come il soggiorno e il cucinotto. Non mi scoraggio. So dove trovarti. Mi precipito in camera.



Stai seduta sul letto, le ginocchia strette tra le mani. Hai i piedi nudi e indossi una felpa rossa e dei jeans stinti. Sei uno splendore.



Mi sistemo sul letto dirimpetto a te. Allungo una mano e ti carezzo una caviglia. La tua pelle è liscia e morbida.



Mi fissi. I tuoi occhi sono un mare in cui mi sarebbe dolce naufragare.



"Nemo?"



Ti guardo. Sono tuo, solo tuo.



"Oh?"



"Non voglio fare sesso."



"Neanch'io."



"Perché sei qui allora?"



"Volevo vederti. Tutto qui."

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